Quanta parte di noi è petrolio?Tanta. Dai vestiti ai cibi che consumiamo. ENI, eccellenza del colonialismo italiano, con il suo fatturato da 154 miliardi di dollari nel 2023 è stata portata a processo da Greenpeace e REcommon. Nel frattempo in Sud Italia si mobilitano contro ENI, Shell e Total che devastano l'ambiente lucano e i rapporti fra gli abitanti della Val d'Agri. Intervistiamo Re:Common e un compagno di Ape Salerno sui processi a Greenpeace e Re:Common e sul Petrolgate in Basilicata e riprendiamo il materiale di Mimmo Nardozza, film maker independente che cura il progetto Maldagri con il quale abbiamo parlato.

Alcuni link per approfondire:

  • Sul petrolio in Basilicata

https://covacontro.org/calvello-e-lincidente-eni-quando-le-bugie-tentano-di-alterare-la-realta-v-1-1/

https://napolimonitor.it/bye-bye-transizione-ecologica-date-e-numeri-dellestrazione-di-petrolio-in-basilicata/

https://inganno.recommon.org/media-library/

  • Sul petrolio lucano inviato a Israele

https://www.recommon.org/eni-deve-annullare-accordo-con-delek-societa-complice-del-genocidio-in-palestina/

https://www.oilchange.org/wp-content/uploads/2024/08/behind-the-barrel-august-2024-v3.pdf

  • Sulla sentenza d’appello della Corte dell’Aja che ha svincolato Shell dall’obbligo di ridurre subito e drasticamente le emissioni fossili

https://ilmanifesto.it/contrordine-la-shell-non-e-uno-stato-e-non-deve-ridurre-i-suoi-gas-serra

https://ilmanifesto.it/unaria-shellerata

oil-web-doc-image-199-salvatore-laurenzana-700x467

Previous Post Next Post