Un viaggio ai Paesi Baschi degli anni 70-90 accompagnati dalla storia di uno dei grandi gruppi dello ska punk basco, i Kortatu e del principale braccio armato del terrorismo di Stato, i GAL. Crisi del petrolio, deindustralizazione fortissima, disoccupazione, mentre altrove nello Stato Spagnolo il 77 segna la fine tappa di un momento di effervescenza politica dopo la morte di Franco, in Euskadi continuano e anzi si moltiplicano i movimenti sociali. In queste condizioni il punk rock attecchisce assieme a fanzine, radio libere, centri sociali (i gaztetxes) e iniziative autogestite e assemblearie, oltre ai movimenti operai e a quelli nazionalisti. Contemporanemente la repressione s’intensificherà non solo contro i militanti del gruppo armato ETA ma anche contro i membri di movimenti sociali e di sinistra radicale. Una violenzia di stato fatta da retate, fermi, arresti e di una campagna di sequestri, torture e sparizioni.
Un articolo sugli attentati a Baiona del 1985 https://www.naiz.eus/eu/2024/20240925/hotel-monbar-las-campanadas-a-la-muerte-que-conmocionaron-a-euskal-herria
Il sito del centro di documentazione della Euskal memoria Fundazioa
Un libro interessante sui movimenti e le lotte in Euskal Herria negli anni 80 _Tropikales y radicales_ di Juantxo Estebaranz González
Un documentario sulla nascita dei GAL, GAL 193 della regista Maite Ibáñez.
La prima pagina del giornale basco Egin il giorno della fuga di Pikabea e Sarri dalla prigione.

Il disco di Kortatu con la foto di Maritxu Pagola, madre di Inaxio Asteasuinzarra Pagola 'Beltza', uno degli uccisi davanti l'Hotel Mombar.

